Due incantevoli mari abbracciano il territorio pugliese, più di 800 km di costa fra il Mar Ionio e quello Adriatico disegnano un litorale variegato: scogliere a picco, spiagge dorate, acque cristalline e fondali variopinti.
L’entroterra non è da meno, offrendo ai suoi visitatori una vasta diversificazione di paesaggi: pianure, docili rilievi, grandi estensioni di vigneti, ulivi e boschi verdi caratterizzano la nostra terra.
Un territorio questo caro a Poeti che ne hanno decantato la bellezza e l’amenità: Virgilio, Orazio, d’Aquino fino al Pascoli.
È lo stesso Virgilio che trae spirazione da questo territorio e dalla “gens tarentina”, componendo le sue Georgiche (IV, 116-148).
Qui parla di quel “senex Corycius” , lo stesso Virgilio, confinato dopo la guerra pompeiana ai pirati (67 a.C.) sulle sponde del “piccolo mare” presso Taranto.
Descrive così il territorio bagnato dal fiume Galeso, come un campo fertile di verdure e di frutta e ricco di fiori del cui polline venivano a nutrirsi le api industriose. “Indimenticabili sono gli scorci di paesaggio, soprattutto i tramonti, quando da lontano fumano i casolari delle case e le ombre degli alti monti si allungano, mentre arriva Vespero e la rugiada è graditissima alle greggi che, pasciute di tenere erbe, ritornano agli ovili”, scrive Virgilio.
La Puglia è celebre anche in tutto il mondo per il suo eccezionale lato enogastronomico. Ogni anno milioni di visitatori vengono a trovarci, per il desiderio di assaporare i nostri prodotti tipici come quelli ortofrutticoli dal sapore supremo, olio extra vergine d’oliva, vini pregiati e pane antico. Non esiste categoria alimentare che non possa essere considerata di ottima qualità qui nelle terre pugliesi, terra del sole e dell’ospitalità.
“La soleggiata Terra di Puglia con le sue distese verdi, i suoi grandi alberi d'ulivi e di carrubi, le sue città tutte bianche e dall'aria quasi orientale e le sue aspre vallate, esercita un fascino straordinario” Janet Ross (1889)
Durante l’impero di Bisanzio, cultura e religiosità orientali si affievolirono, lasciando però che le loro tracce fossero sempre tangibili nel tempo e nelle strutture architettoniche della regione. La Puglia dal 1264 al 1435 fu sotto dominazione del Regno di Napoli, di cui facevano parte gli spagnoli, i quali lasciarono per sempre nella nostra regione una profonda influenza culturale, che vive fortemente sotto gli occhi di tutto il mondo durante le celebrazioni delle liturgie della Settimana Santa. Con l'arrivo dei Borboni, nel 1738, grazie a una politica di riforme illuminate, nel territorio pugliese si diffusero nuove energie imprenditoriali che smossero notevolmente l’economia di quel periodo. Nella fase di dominazione francese (1806-1815) con Gioacchino Murat, si assistette ad un vero e proprio momento di modernizzazione del territorio caratterizzato dall’abolizione del feudalesimo e dall’istituzione delle nuove riforme giudiziarie.
La Puglia dal 1264 al 1435 fu sotto dominazione del Regno di Napoli, in particolare gli spagnoli, che lasciarono nella nostra regione una profonda influenza culturale. Con l'arrivo dei Borboni, grazie a una politica di riforme illuminate, nel territorio pugliese si diffusero nuove energie imprenditoriali che smossero notevolmente l’economia di quel periodo. Nella fase di dominazione francese (1806-1815) con Gioacchino Murat, si assistette ad un vero e proprio momento di modernizzazione del territorio caratterizzato dall’abolizione del feudalesimo e dall’istituzione delle nuove riforme giudiziarie.
È una terra densa di cultura e tradizioni che ha dato, dall’antichità ai giorni d’oggi, i natali a tanti nomi della pagina politica e artistica internazionale. Vogliamo però soffermarci sul Divo cinematografico per antonomasia: il grande Rodolfo Valentino. Castellaneta, città del territorio tarantino è la sua città natale, da cui giovane talentuoso muove i suoi ardimenti verso il nuovo continente, per diventare poi l’indiscusso Divo del cinema mondiale.
A lui è intitolato e dedicato il “Premio Internazionale del Cinema Rodolfo Valentino”, che si tiene qui a Castellaneta, i cui destinatari sono le eccellenze italiane nel campo cinematografico.
La Puglia rappresenta la porta d’oriente, un territorio che si affaccia su terre che hanno lasciato forti tracce nell’architettura, lingua, costumi e tradizioni e nella tradizione culinaria dell’intera regione: è infatti il recipiente più ricco di reperti storici d’Italia.
Intorno alla fine del II Millennio a.c. i Dauni, Peucezi e Messapi diedero inizio alla formazione della predominante massa abitativa che di lì a poco avrebbe colonizzato l’intera regione.
Durante la conquista romana dei territori (Taranto - 272a.c. e Brindisi - 244a.c.) il territorio pugliese raggiunse una tale opulenza economica da occupare il primo posto per produzione di grano, olio e scambi con Roma e l’Oriente.
Una terra questa attraversata dalla via Appia che, passando per Taranto, costeggiava proprio il Mar Piccolo per dirigersi verso Oria raggiungendo Brindisi: lungo questo tracciato si muovevano i grandi personaggi che venivano da Roma spesso coi loro seguiti, per imbarcarsi verso le vie dell’Oriente
Nel IX-XI secolo Bisanzio, a seguito della caduta dell’impero romano d’Occidente, riuscì a trarre l’intera regione sotto la propria influenza.
Le differenti dominazioni e influssi di popoli che si sono avvicendati sul territorio di Puglia, il passaggio della Via Francigena e le Crociate , i floridi mercati delle potenze Marinare che hanno coinvoltole le nostre principali città costiere e i suoi relativi porti, i fenomeni migratori e la naturale mitezza del nostro clima ha fatto si che la Puglia diventasse un melting-pot storico e culturale, da cui ha saputo trarre quella ricchezza tramandata sino ad oggi e che ci contraddistingue.
“La soleggiata Terra di Puglia con le sue distese verdi, i suoi grandi alberi d'ulivi e di carrubi, le sue città tutte bianche e dall'aria quasi orientale e le sue aspre vallate, esercita un fascino straordinario” Janet Ross (1889)
E’ davvero facile perdersi fra la natura incontaminata pugliese: ulivi secolari, spighe di grano, parchi naturali che costellano tutta la nostra regione. Le bianche spiagge immerse fra i più disparati contesti fanno invidia perfino ai più lontani arcipelaghi del mondo. Qui dove è davvero semplice ritrovare il senso dell’umanità e della spiritualità di Madre Natura e dove il tempo sembra essersi fermato.